Entra nella piena adolescenza la kermesse Teatro alla deriva, diretta da Giovanni Meola, regista teatrale e drammaturgo, tra le anime anche del Teatro TRAM di Port’Alba a Napoli. Al quattordicesimo anno di età la manifestazione non perde il gusto della ricerca, del gioco e dell’incanto tipici di un’infanzia ricca di fantasia, e lo testimonia il cambio di location presso il Giardino dell’Orco a Pozzuoli (NA) – nomen omen quasi fiabesco -, sempre su quel lago d’Averno rinomato per i miti e le leggende di epoca classica.
Il debutto tocca a uno spettacolo totalmente centrato sulla figura di Chaplin, grande visionario ed eterno bambino del grande schermo col suo Charlot, immortale maschera di comicità che cela i fantasmi di un passato doloroso e triste e della vita difficile dell’artista forse più famoso della Settima Arte.
Giovanni, come mai Teatro alla deriva manca l’appuntamento alle Stufe di Nerone?
Cambio di sede ma si spera non di riscontro da parte del pubblico, considerando che alle terme si è legato nel corso degli anni un pubblico folto.
La speranza è che ci segua, purtroppo abbiamo dovuto rinunciare alla cornice termale perché la struttura deve avviare dei lavori, ma speriamo di tornarci un giorno.
Qui all’Averno però, con la luce naturale, il palcoscenico è uno spettacolo nello spettacolo poco prima del tramonto, un vero esperimento di disegno luci senza artifici e scansioni ritmiche. L’attore è completamente nudo, metaforicamente parlando.
Si comincia con un gigante della cinematografia muta del XX secolo: Charlie Chaplin, al teatro però, e quindi parlato.
Esattamente, iniziamo questo nuovo percorso con Chaplin, un monumento del Cinema muto che ha saputo cavalcare anche la trasformazione tecnologica del sonoro, e molto bene, oserei dire.
Egli ha saputo reinventarsi con l’avvento del sonoro nel 1926, esattamente un secolo fa, grazie alla resilienza di un genio eccezionale.
La compagnia Il Demiurgo ha presentato questa piece il 6 luglio 2025 alle ore 19 del pomeriggio, con luci naturali e direttamente sull’erba, avvalendosi di tre attori bravi come Mario Autore, Franco Nappi (anche regista della piece) e Chiara Vitiello, che fanno della storia personale di Chaplin un paradigma universale.
La sua figura, infatti, accompagna sia il racconto della transizione sonora della Cinematografia, sia i problemi degli intellettuali in America col Maccartismo in chiave anticomunista.
I prossimi spettacoli di Teatro alla deriva?
Domenica 13 luglio la compagnia Enna teatro con Francesca da Rimini porterà in scena un “disastro comico”, testo classico della comicità degli ultimi decenni, attraverso 4 bravissimi attori in un gioco di teatro nel teatro, il cosiddetto play within the play di shakespeariana memoria: sarà molto divertente.
Il 20 luglio per la regia di Fulvio Sacco ci sarà Caivano Dreaming, storia paradossale che parla di Walt Disney, altra icona cinematografica dopo Chaplin.
Poi il 27 luglio, per chiudere in bellezza questa edizione, allestiremo La voce a te dovuta, per la regia di Ettore Nigro, su drammaturgia di Sharon Amato, con due attrici gemelle, Anna e Clara Bocchino: due interpreti che danno voce a due figure femminili differenti.
Personalmente ho trovato intrigante il testo e l’effetto è decisamente straniante con due donne perfettamente uguali ma impegnate a teatro in ruoli diversi.





