Una conviviale di gusto quella celebrata per i 70 anni dell’Accademia Italiana della Cucina a Palma Campania il 23 settembre scorso.
La delegazione di Nola dell’Accademia, guidata da Giuseppe de Martino, ha scelto di festeggiare l’importante anniversario di quest’anno presso il Carbonè Meat House, ristorante braceria dei fratelli Carbone.
Un pranzo nel segno dell’eccellenza, preparato con cura, cui hanno preso parte, tra gli altri, il duca Riccardo Carafa d’Andria, il Generale Alberto Mottola, l’Onorevole Sergio Cola, la studiosa e storica della gastronomia Lejla Mancusi Sorrentino, e il consigliere nazionale dell’Istituto Italiano dei Castelli, il Conte Giulio De Jorio Frisari.
Del resto l’Accademia Italiana della Cucina è riconosciuta come Istituzione Culturale dalla Presidenza della Repubblica Italiana, e fu istituita da Orio Vergani nel 1953 a promozione, difesa e tutela della civiltà della tavola italiana, nel nostro paese e nel resto del mondo.
Il Carbonè Meat House ha aperto giusto un anno fa e per l’occasione ha accolto i suoi ospiti in un locale di grande eleganza, con un piccolo antipasto di zeppole fritte alle alghe marine.
Un’ottima selezione di salumi e formaggi italiani, tra cui spiccavano gli erborinati, ha aperto le “danze” a tavola, da subito innaffiata con un corposo Aglianico del Vulture, Cantine del Notaio. Notevole il carpaccio di Frisona, condito con gocce di pomodoro, basilico e una spuma di parmigiano reggiano che si scioglieva al palato con l’assaggio della carne, tenerissima già di per sé.
La parmigiana e il pollo dorato, quest’ultimo dall’impanatura croccante e molto saporito, hanno poi dato spazio successivamente al secondo di carne rossa.
Una costata cotta ai carboni e accompagnata da patate preparate al forno con rosmarino, e dalle verdure di stagione. Ovvero dalle melanzane e dalle zucchine grigliate e dai peperoncini verdi di fiume, che un tempo crescevano numerosi nei campi del Sarno.
A coronamento di un percorso degustativo di tutto rispetto, che ha esaltato l’antologia dei sapori tradizionali del territorio, il dessert: Stratificazione di tre cioccolati, un semifreddo equilibrato nella sua semplicità strutturata, e nella dolcezza armoniosa dei tre strati colorati.
Un’attività ristorativa da tenere d’occhio quella di Pietro e Marino Carbone, a riprova dell’ottima scelta operata dalla Delegazione di Nola per l’appuntamento conviviale.