La Guida dei Caffè e delle Torrefazioni d’Italia, edita da Camaleonte e giunta alla sua III edizione, è diventata negli anni un faro sulla cultura dell’espresso italiano e sulle academy del Belpaese, premiate e presenti nel glossario finale. Mauro Illiano e Andrej Godina sono i due curatori di questo testo prezioso.
L’ESPRESSO COME CULTURA NELLA GUIDA
“La materia del caffè merita un approccio culturale”, ha ribadito Illiano nel corso di una recente degustazione online, in cui è stata offerta l’occasione agli operatori dell’informazione accreditati di seguire il tutorial sul Pump My Moka, novità nel mondo caffè.
BEST PRACTICE E LE RICETTE ESTRATTIVE DELLE TORREFAZIONI
La parte introduttiva della Guida si rinnova ogni anno e nel 2024 sono le best practice sulla migliore preparazione del caffè a casa le protagoniste del volume.
“La nostra guida recensisce il complesso mondo del caffè per categorie di prodotto, estratto con metodo differente da una torrefazione all’altra. Da qui l’importanza di un focus sulla ricetta di estrazione, col premio assegnato alle aziende virtuose che si sono distinte”, sottolinea Godina.

BRISTOT E PUMP MY MOKA
Tra queste figura Bristot, torrefazione storica piemontese, la cui miscela è stata utilizzata nella videocall da Godina e dai partecipanti.
A loro era stato fatto recapitare precedentemente a casa un kit composto dal panetto di caffè sottovuoto; dalla tazzina; e dalla novità Pump My Moka.
LA PASSIONE ESTRATTIVA
“Non importa ciò che fai, fallo con passione” è lo slogan di questa azienda di Belluno, attiva fin dal 1919. 105 anni di ricerca, sperimentazione e innovazione che hanno portato a realizzare un caffè decerato prima della tostatura, ovvero quando il chicco è ancora verde.
Oltre a oli, carboidrati, lipidi, proteine e vitamine, i chicchi contengono cere vegetali, difficili da digerire da parte del nostro organismo, sprovvisto degli enzimi deputati.
Ed è qui che entra in campo la novità del Pump My Moka, la prima caffettiera a pompa, a marca Bialetti, brevettata a partire dall’idea di Simone Previati.
IL PROCEDIMENTO A POMPA
Acqua leggermente a filo di valvola, possibilmente con residuo fisso a 180°, polvere di caffè da depositare senza creare la famosa montagnella e la possibilità di gustare l’espresso Bristot decerato, mettendo la moka sul fuoco o estraendo con la “pompetta”.
L’acqua fredda ha minore potere estrattivo ma consente di degustare il caffè quando fa caldo a temperatura ambiente.
Un espresso amico dello stomaco, si potrebbe dire, senza nulla da invidiare ai caffè non decerati grazie al suo flavore, ovvero l’insieme di maractori aromatici.
IL CONCETTO DI FLAVORE
Caramello, nota tostata bakery, pan tostato e miele, insieme alle note di crosta di pane e cioccolato fondente, quasi da Sacher, compongono il flavore di questo caffè.
Occorre semplicemente azionare con un movimento prolungato la pompetta idraulica, inserita a scatto alla base della caffettiera, e il gioco praticamente è fatto.



