Il 13 giugno è Sant’Antonio il Santo del Pane e Rosario Lopa: Far emergere la qualità e l’identità territoriale del pane, anche con degli incentivi a favore dell’apprendistato, per favorire il lavoro dei giovani nelle botteghe di fornaio
Sant’Antonio verso la fine del XIX secolo diventa sempre più un santo della carità, e si divulga la devozione molto concreta del “pane di sant’Antonio”. La solidarietà cristiana tutto ebbe inizio con il miracolo di Tommasino, un bimbo di venti mesi che visse a Padova nel tempo in cui si stava costruendo la Basilica dedicata a sant’Antonio. Una mattina la madre lo lasciò in casa da solo a giocare e lo ritrovò poco dopo senza vita, affogato in un mastello d’acqua. Disperata, la signora invocò l’aiuto del Santo, e nella sua preghiera fece un voto: se avesse ottenuto la grazia avrebbe donato ai poveri tanto pane quanto era il peso del bambino. Nasce così la tradizione del pane di Sant’Antonio il 13 giugno.
A margine della giornata del 13 giugno Sant’Antonio, Santo del Pane, è intervenuto il Portavoce della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, già Delegato per la Provincia di Napoli per il settore Agroalimentare e componente del Dipartimento Nazionale Ambiente Agricoltura Agroalimentare e Turismo MNS Rosario Lopa.
L’Obiettivo è promuovere e tutelare chi fa il pane fresco in giornata, a vantaggio dei consumatori e di chi continua a praticare il mestiere del fornaio, coniugando tradizione e qualità, valorizzare i panifici che sfornano prodotti tipici, espressione delle tradizioni culturali e culinarie della Campania e in particolare della provincia di Napoli. Far emergere la qualità e l’identità territoriale del pane, anche con degli incentivi a favore dell’apprendistato, per favorire il lavoro dei giovani nelle botteghe di fornaio.
©Mangiamed