Recentemente colpiti da un lutto in famiglia, la perdita del suo fondatore, del Cavaliere che ha dato il nome – si può dire – all’impresa, la Tenuta Cavalier Pepe è una piccola grande oasi di bellezza, piacere e sapienza nel campo della vitivinicoltura e anche dell’olivocultura da un po’ di tempo a questa parte.
L’IRPINIA
Incastonata nel paesaggio d’Irpinia, coi suoi colori verde smeraldo che la accosterebbero quasi al Nord Europa e all’Irlanda in particolare, questa azienda ha da poco pianto il Cavaliere del Lavoro Angelo Pepe, che aveva ereditato dai genitori e dai nonni la tradizione di fare buon vino a Luogosano, in Provincia di Avellino.
Ma sappiamo che è in ottime mani, salde, decise e capaci da parecchi anni ormai, quelle di una donna dal delizioso accento franco campano, madame Milena Pepe.
MILENA PEPE

Laureata in Marketing e Management e con un master in Marketing del Vino, specializzata in viticoltura ed enologia, Milena accoglie sempre gli ospiti di Tenuta Cavalier Pepe e del ristorante La Veduta con uno splendido sorriso e la voce di chi fa e sa fare vini con rigore e precisione, passione e dedizione.
Ma soprattutto amore, quello per le sue radici, per la storia della tenuta di famiglia, maturato dopo anni di studio ed esperienze formative tra Francia, Olanda e Belgio.
Italo belga, Milena ha un motto, ovvero “lavorare e credere”, e i suoi 70 ettari di vigneti, 12 di oliveti e anche alcuni noccioleti lo dimostrano ampiamente.
I PREMI
Nel 2022 Tenuta Cavalier Pepe, già associata FIVI dal 2016, non a caso è stata nominata tra le migliori cantine al mondo per l’accoglienza enoturistica da World’s Best Vineyards.
LE VISITE

Un traguardo raggiunto con onore e orgoglio, confermato da un paio di anni attraverso le attività di passeggiate tra i vigneti, raccolta delle olive in autunno, giornate di vendemmia e visite in cantina guidate da lei personalmente, e sempre inaugurate da una piccola colazione al sacco per grandi e piccini.
A giugno scorso c’è stata anche l’atelier della lavanda irpina, altra eccellenza del territorio che Milena sa valorizzare accanto alle sue punte di diamante.
L’OLIO
Se i vini rossi, bianchi e rosati, spumanti e passito sono una certezza, l’olio extravergine d’oliva è una piacevole sorpresa per occhi e palato.
Le prestigiose varietà Ravece, Marinese, Ogliarola e Frantoio compongono un poker che prima conquista la vista, con un verde dai chiari riflessi giallo paglierino, e poi il gusto con un sapore caldo e fruttato, consistenza vellutata e retrogusto leggermente piccante.
I BENEFICI

“L’olio deve apportare benefici all’organismo, antiossidanti e vitamine da vero integratore alimentare naturale qual è – spiega Milena in una masterclass sull’olio -. Quel costo leggermente superiore rispetto alla media è un investimento in termini di salute e benessere, nonché di qualità a tavola, a maggior ragione da centellinare nell’utilizzo, dati i sapori accentuati”.
L’olio I Tre Colli è un blend delle varietà prima citate, i cui oliveti si inerpicano tra i comuni di Luogosano, Sant’Angelo all’Esca e Taurasi.
LA RACCOLTA
La raccolta è effettuata a mano a inizio novembre e la frangitura è con estrazione a freddo, decantazione naturale senza filtrazione. Perfetto per condire i piatti della cucina mediterranea e a base di legumi e verdure crude e cotte, abbinato anche a grigliate di carne, pesce e carpacci. Delicato e intenso, è ideale anche per insalate e risotti con la sua dolcezza.

LA VEDUTA, IL RISTORANTE DI TENUTA CAVALIER PEPE
Alla Veduta, l’attività ristorativa nata in seno all’azienda, è possibile provarlo nei piatti autunnali come la cipolla in agrodolce; lo sformato di patate e funghi porcini; o la zuppetta di fagioli, porcini e castagne con salsiccia.
FIANO
L’importante è che i piatti siano accompagnati dall’ottimo Fiano Riserva Brancato DOCG (normale fermentazione in acciaio e leggero passaggio in botte): un vino cristallino, dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, luminoso ed elegante.
Buona la sua acidità equilibrata, con finale molto persistente e speziato, e gli aromi di frutta matura lasciano spazio a note minerali, di fiori di biancospino, frutta candita e una leggera nota di tostatura.

AGLIANICO TAURASI DOCG, ROSATO E ORO SPUMANTE
Un primo corposo come le trofie salsiccia, nocciole e carciofo si abbina bene invece all’Aglianico Terra del Varo, così come i Taurasi Opera Mia DOCG o la Riserva Loggia del Cavaliere DOCG, senza dimenticare l’Aglianico Appio DOC dalla raffinata etichetta che stilizza le antiche strade romane.
A Falanghina, Greco di Tufo e al già trattato Fiano si aggiunge poi il Rosato DOC Vela Vento Vulcano (dallo sfizioso label design di mappa del Golfo di Napoli) e spicca l’Oro Spumante, metodo Charmat, prezioso per gli aperitivi e gli antipasti a base di fritti, pesce o di tapas.



