Nei giorni scorsi in città e nei quartieri sono state accese le luci natalizie, alberi, decorazioni e con esse un po’ di speranza e serenità a tutti e soprattutto a coloro che hanno sofferto e soffrono per l’emergenza sanitaria. E’ stato un tempo che in tanti hanno vissuto con un cuore appesantito tutte le emozioni forzate e restrittive vissute in lockdown in Italia. Oggi il Natale vengono a dirci che c’è un bene grande che non muore, che la vita rinasce nel calore di una mangiatoia. Davanti allo ‘spettro’ di nuove chiusure per la quarta ondata di coronavirus a seguito della crescita di contagi, gli studiosi avanzano ipotesi e previsioni su quello che ci aspetta a pochi giorni dalle festività natalizie.
La correttezza al vaccino anti Covid e al portare sempre con sè il Grenn pass, osservare regole di responsabilità e uso di mascherine, tutto viene fatto con molta attenzione e naturalmente buon senso. Certamente questo Natale sarà sicuramente molto meno ‘ristretto’ dell’anno scorso, ma la pandemia non è finita ed il Governo si sta muovendo subito per ridurre quella quota di persone senza nemmeno una dose di vaccino, che ancora esiste. Tutto per tutelare tutti quelli che si sono immunizzati e hanno dimostrato di essere dei bravi cittadini per scongiurare il Natale 2021 in lockdown.
Il Natale tempo di speranze oltre le paure…… ma lasciamo che queste luci ci portino conforto, ci abbraccino con il loro calore e ci indichino la strada per uscire dal tunnel in cui purtroppo ancora ci troviamo. Non ci resta altro che avere molta pazienza e lasciamo che la luce della serenità ci riavvicini, che ci renda, anche plasticamente più uniti, aspettando la Festa e il ritorno alla normalità
Come dice il Papa nell’Angelus: La festa del Natale ci ricorda che Gesù è la nostra pace, la nostra gioia, la nostra forza, il nostro conforto. Ma, per accogliere questi doni di grazia, occorre evitare la solitudine e molto amore, sentirci piccoli, poveri e umili come i personaggi del presepio
©Mangiamed P. Zinno