Da noi si chiama zeppolone o ciambellone ma in Francia il doppio disco di pasta choux ripieno di crema ha solo un nome: Paris Brest.
Esso è un dessert francese preparato con un impasto di pasta choux ripieno di crema, anche di tipo Chantilly, e burro, il tutto decorato con scaglie di mandorle a piacimento.
LE ORIGINI
Questo dolce è stato creato da un pasticciere di Maisons-Laffitte, Louis Durand, nel 1891 a Parigi per commemorare la corsa ciclistica Paris Brest.
La sua forma circolare infatti ricorda proprio quella di una ruota.
Divenne popolare fra i ciclisti della corsa Paris Brest, in parte per via del suo largo apporto calorico ed energetico, e in seguito si diffuse nelle pasticcerie di tutta la Francia.
Per poi arrivare in Italia e a Napoli con un nome non proprio ciclistico, ma altrettanto simpatico: zeppolone, ciambellone.
Ruota di bicicletta era un nome troppo lungo e macchinoso per un dolce semplice e gustoso come lo Zeppolone Paris Brest: in fondo solo la pizza è rota ‘e carretta a Napoli, ruota di carro o carretto.
LA CHANTILLY
La Crema Chantilly che farcisce il Paris Brest è una specialità culinaria ideata da François Vatel in occasione del celebre banchetto di inaugurazione del castello di Vaux-le-Vicomte.
In seguito fu rinominata Chantilly quando Vatel venne nominato intendente generale del castello di Chantilly, cittadina omonima della Francia.
La crema è preparata con panna montata e zucchero. Molti confondono questa crema con la variante Italiana detta appunto Chantilly all’italiana, che è preparata con crema e l’aggiunta di panna.
La crema poi può essere più o meno zuccherata in base ai gusti regionali.



