In classe è importante il lavoro sulle emozioni come guida, che aiutano a comprendere i nostri vissuti, le situazioni e dirigono i nostri comportamenti
In classe viene dato poco spazio alla creatività e al lavoro di gruppo,e spesso capita che sia i bambini che i ragazzi più grandi in età scolastica, non sanno gestire le emozioni perché non le riconoscono, perché non sono abituati a fare i conti con il loro lato emotivo. Dietro l’apparente ingenuità degli allievi si rivela un bisogno profondo alle conoscenze come quello di scoprire il mondo delle emozioni, affinare l’empatia e trovare rimedio invece alle emozioni negative mentre quelle positive ci scuotono dalla nostra condizione, ci fanno muovere e agire, e regolano i nostri rapporti sociali.
La gioia e l’amore, per esempio, garantiscono la cooperazione mentre la tristezza e anche la paura garantiscono il ritiro e la richiesta di aiuto. Le emozioni sono presenti fin dalla nascita. Le emozioni sono innate e spesso i genitori si sentono inadeguati di fronte all’intensità degli affetti di un bimbo. Il bambino ha bisogno dell’aiuto di un adulto e della sua solidità per incanalare la sua energia, per imparare ad esprimere i suoi bisogni in maniera socialmente accettabile. Spesso collegano le emozioni ad eventi concreti: la gioia per esempio è collegata alle coccole o un lavoro ben fatto a scuola con i propri compagni, la tristezza ad un rimprovero, la paura al buio, la rabbia ad un dispetto dell’amico di giochi.
I bambini sono emotivamente sinceri e sono in grado di smascherare le proprie emozioni soprattutto se queste, nel contesto educativo scolastico, sono opportunatamente gestite dai loro bravi educatori. E allora, anche a scuola, occorrerebbe dare più spazio alla creatività. Creatività è un termine infatti che indica la capacità cognitiva della mente di creare e inventare e sarebbe molto utile utilizzarla come la competenza più importante anche nel futuro del lavoro. E’ proprio questo legame tra creatività e cambiamento nella scuola che rende la prima un elemento così importante oggi nel mondo ed in tutti i settori lavorativi.
Oggi è fondamentale innovare continuamente per andare avanti, migliorare se stessi, rimanere competitivi e riuscire ad affrontare nuove sfide che richiedono un grande sforzo e talento nell’ organizzazione. Non c’è nulla di meglio di una maestra paziente per insegnare il valore delle emozioni. Sarebbe un nuovo format educativo, che offrirebbe l’opportunità di implementare negli alunni fattori di protezione, miglioramenti nei confronti della scuola, riduzione del disagio ed del disadattamento. Con questo metodo si riducono inoltre i livelli di stress in classe, compreso quello dei docenti, ma soprattutto i problemi legati alla condotta degli alunni.
Le azioni formative che vanno a sostenere la professionalità degli insegnanti della scuola dell’infanzia per esempio sono molteplici e si pongono come uno dei fattori che danno qualità al sistema scolastico. Creare progetti e lavori in classe per esempio ha l’obiettivo di creare una rete dove poter fare nascere nuove collaborazioni fra bambini ed insegnanti. L’incontro dei bambini con l’arte è altresì occasione per guardare con occhi diversi sé stessi e il mondo che li circonda. I materiali esplorati con i sensi, le tecniche sperimentate e condivise con gli altri,aiutano sicuramente a migliorare le capacità percettive e a coltivare il piacere dello stare sereni a scuola.
E’ importante il lavoro sulle emozioni in classe, svolto da alcune amorevoli maestre, perché si parla di genuino benessere, come la condizione emotiva che permette di esprimersi al meglio, di aprirsi agli altri con fiducia, di esplorare il mondo senza barriere, sereni e curiosi verso l’oggi per dar forma al domani
©Mangiamed P.Zinno