Il mondo della Pizza è prevalentemente popolato da uomini, ma da diverso tempo le cose stanno cambiando e più spesso si sente che anche le donne si stanno avvicinando ad un lavoro tanto faticoso ma che regala grandissime soddisfazioni. Queste piano, piano sono diventate delle vere Regine della Pizza Napoletana. Energiche, simpatiche e coraggiose più spesso si fanno notare con Pizze innovative, originali realizzate con ingredienti sempre di più selezionati e stagionali, perché come in tutte le cose le donne quando ci si mettono, ci sanno fare.
Questa è la storia di una bella ragazza Paola Cappuccio, oggi Patron di Pizza Verace a Portici, con la passione nel sangue sin da bambina, nipote di bravissimi artisti dell’Arte Bianca. E’ cresciuta in una sana famiglia dai valori veri e genuini, che le hanno insegnato che gli affetti , l’umiltà e l’ amore, riscaldano la vita. La sua Famiglia impastava pizza nel 1923 e da bambina andava spesso nella bottega a curiosare ed era magicamente presa ad osservare il nonno a lavorare, mentre impastava acqua e farina e si inebriava al profumo dell’impasto lievitato. Si è laureata in marketing e management dello sport e per diversi anni ha lavorato al CONI e poi un giorno ha cambiato vita, presa dai vecchi ricordi del passato, ha deciso di dedicarsi anima e corpo alla sua passione: la Pizza. Si è avvicinata a questo mondo in punta di piedi , con un pizzico di umiltà per poi continuare con determinazione e testardaggine, doti che l’ hanno aiutata a superare le prime difficoltà che ha incontrato nel suo cammino.
Ha iniziato la sua grande passione aprendo Pizza Verace, la sua Pizzeria. La nostra Paola oltre ad essere bella e simpatica è anche infaticabile, basta leggere il suo sguardo quado racconta le sue esperienze per rendersi conto di quanto si è data da fare per accumulare esperienza e tanta saggezza. Non parla di rimpianti, ma piuttosto di tanti sacrifici, certamente è un lavoro che ti da poco spazio a coltivare delle amicizie in maniera continuativa e quotidiana per la troppo concentrazione al lavoro. Ma negli anni ci sono delle cose comunque belle e tante soddisfazioni che giorno dopo giorno aiutano a capire la vera passione, la fortuna di svegliarsi con il sorriso e di addormentarsi stanca morta, ma felice. Il suo percorso nel mondo della Pizza la porta a continua evoluzione della tecnica di impasto e di farine da usare, sempre nel rispetto della Tradizione. Ci tiene ad utilizzare prodotti tipici della Campania che forniscono un prodotto leggero e tanto sapore di buono.
Utilizza pomodori diversi che sono le varianti tipiche del nostro Territorio, utilizza l’aglio di Ufita avellinese e naturalmente dell’Ottimo Olio Evo. Un discorso interessante è sulla scelta di farine che sono frutto di un suo accurato studio che ha fatto negli anni, ingrediente base della Pizza, passando in alcuni casi a scegliere farine meno raffinate tipo 1, lavorate a pietra perché sono quelle che danno più principi nutritivi, ad altre invece bianche più raffinate, che sono fonte di carboidrati e più proteine. La giusta Idratazione, una Lievitazione lunga e Maturazione dell’impasto, sono fasi importanti che garantiscono migliore digeribilità e sicuramente una Pizza dal sapore Eccellente, una vera Pizza Gourmet.
Paola ci spiega :– con la lievitazione l’impasto cresce di volume grazie al lievito e si produce Glutine e si sviluppa anidride Carbonica. Successivamente è importante il tempo di maturazione che avviene dopo l’impastamento, ossia le molecole complesse, le proteine, gli amidi ed i grassi vengono scomposti in elementi più semplici. E’ questo il momento più importante nella preparazione della Pizza, in quanto aiuta a produrre gli aromi delicati caratteristici del buon pane appena sfornato.
Il 9 maggio alla sua Pizzeria di Portici si è celebrata la Pizza Verace Gourmet con una serata esclusiva attraverso la bontà di tre Pizze semplici e spettacolari dedicate al pomodoro con San Marzano, Pomodorino del Piennolo Dop e Corbarino presentate dalla giornalista esperta di gastronomia , Laura Gambacorta.
I brand L’Orto di Lucullo e I Sapori di Corbara hanno accompagnato le fantastiche tipologie proposte nella degustazione. La Pizzeria è situata nella parte alta di Portici, ricca di Ville e case storiche Romane, in Via Gravina. Il locale presenta un stile moderno, semplice e sobrio, con arredi chiari, sedie di legno colorate , scritte murali che evocano gli antichi sapori dell’impasto, tanto da creare un’atmosfera intima e gradevole.
Entrè con degustazione di una morbidissima Brioche rustica salata, altissimo come un Babà, una ricetta di famiglia. La sua bontà ha conquistati un po’ tutti per il suo sapore e la sua morbidezza, con una mollica soffice e leggera nonostante il prosciutto cotto, parmigiano ed ementhal nell’impasto. Il segreto della sua morbidezza….un impasto molto idratato e lievitazione 24/48/72 ore. Abbinamento, un dolce prosecco.
Antipastino di prelibatezze fritte con crocchè, frittatina di pasta, arancino e montanarina al pomodoro.
La prima Pizza, la Marinara, semplice e profumata, “ Capperi che Pizza, “con pomodoro Corbarino, capperi di Salina, Farina integrale e aglio di Ufita con idratazione dell’ 85%. Una Eccellenza di chi la lavora con maestria.
La seconda Pizza“ Cacio e Pepe” al pomodoro San Marzano, ( farina tipo 1 Petra 3, idratazione al 77% con 24 ore di lievitazione) con mozzarella, bailic e cacio romano grattato. Una poesia che richiama il profumo del Ragù.
La terza Pizza con Piennolo giallo e rosso, alici di cetara, aglio di Ufita e capperi di Salina.
Birra Kellerbier Riegele e Titanum 8 al profumo di Albicocca.
Dessert offerto dalla Maestra Pasticciera Anna Chiavazzo, fondatrice di Il Giardino di Ginevra che in occasione della serata dedicata al pomodoro, ha preparato delle piccole delizie al cioccolato, dei bottoncini ripieni di ricotta, sale nero, limone e pinoli con pomodorino candito. Un’ attenta ricercatrice delle materie di prima qualità, meticolosa nello studio di antiche ricette e riscoperta di sapori genuini. E’ una chef di pasticceria di alta classe, chocolatier e specialista in lievitati naturali. Con la chiusura de gustativa della serata, ci ha regalato……. una goduria per chiunque.
11 Maggio
di P. Zinno