Lo Sterminator Vesevo di leopardiana memoria, il Vesuvio appunto, non finisce mai di stupire turisti, appassionati e amanti della propria terra. E i buongustai soprattutto.
La prova viene dall’ottimo ristorante a conduzione familiare (e da qualche anno anche bed & breakfast affittacamere) Masseria del Vesuvio di Alessandro Acunzo. Lui è il titolare, lo chef, il pizzaiolo: in una sola definizione che ama, un maestro di cucina.
Situata a Trecase in via Ciro Menotti 152, a soli 2 km dagli scavi di Pompei, la Masseria del Vesuvio appare, una volta varcata la soglia di ingresso, come un piccolo angolo di montagna incastonato sulle pendici del vulcano.
Per non parlare delle sale interne, che arrivano ad accogliere anche 100 coperti complessivamente, dallo stile rustico ma elegante, tipico dei ristori di montagna o delle baite con camino sulle Alpi o nell’Appennino.
Se all’esterno la Masseria del Vesuvio appare semplice e dal design minimalista, ci pensa la cucina del maestro Acunzo a deliziare il palato con antipasti di fritti classici e taglieri di salumi, primi piatti di gran gusto, pizze classiche e coi sapori più genuini del territorio.
Proprio come le basiliche cristiane tardo imperiali: minimaliste fuori, ma riccamente decorate al loro interno. “Tutto quello che ci serve viene dato dalla nostra terra, dai paesi vicini e dalla tradizione secolare che vantiamo”, confessa Sandro.
Pomodorini del Piennolo DOP, il pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese Nocerino, il pescato del Golfo di Napoli, i formaggi dei Monti Lattari come il Provolone del Monaco DOP o il fior di latte di Agerola (rigorosamente a marchio Ruocco, uno dei pochi caseifici a usare ancora il latte squisitamente agerolese).
Senza dimenticare la pasta trafilata al bronzo di Gragnano e di Torre Annunziata, “quest’ultima un tempo la vera patria e capitale della pasta, col maggior numero di pastifici di tutto il vesuviano”, confessa con una punta di orgoglio. La pasta che Sandro utilizza per la sua Masseria del Vesuvio è la Marulo e poi la Ducato D’Amalfi, tra le varie.
Con queste due eccellenze prepara, ad esempio, un ottimo pacchero di Gragnano IGP con melanzane e Piennolo del Vesuvio. Uno stile semplice che fa della tradizione agroalimentare locale e gastronomica il suo vero punto di forza. E che non rincorre troppo l’innovazione e la sperimentazione ai fornelli o nel forno a legna.
Ciò non toglie che, accanto alle classiche pizze Margherita e Marinara, Capricciosa e Bufalina, nel menu alla carta spuntino delle proposte interessanti, con topping di tutto rispetto.
Basti pensare alla Cacio e pepe di ispirazione chiaramente romana, ma che alle falde del Vesuvio trova forma ancora più compiuta come condimento di una pizza soffice e digeribile.
O basti provare la pizza Masseria del Vesuvio con genovese di carne e fior di latte agerolese.
La vera sorpresa però ha tutto il sapore fresco dell’estate, quello dei peperoncini verdi di fiume, il cui nome deriva dai campi coltivati intorno ai fiumi Sarno e Sebeto in Campania, terra felix plurimillenaria. La pizza coi peperoncini friggitelli, salsiccia, pomodorino e fior di latte, adornata in uscita da un profumatissimo basilico fresco, è una gioia prima per gli occhi e poi per il palato. E lo diventa ancor di più se ad accompagnarla c’è una Falanghina ghiacciata.
Il commensale può scegliere anche un secondo piatto di pesce o di carne, come l’ottima tagliata servita ancora in cottura a tavola. Prodotti freschi, pescato di giornata e le migliori eccellenze della nostra filiera agricola confermano la vocazione della Masseria del Vesuvio: attenzione e cura del cliente, coccolato a ogni assaggio e boccone, e valorizzazione costante del territorio.
Valori trasmessi dal nonno di Sandro, il quale aprì il locale nel lontano 1967, al nipote che oggi è affiancato in cucina dal proprio figlio, in un susseguirsi di generazioni Acunzo tutte accomunate da una profonda passione per questo mestiere.
E dall’amore sconfinato per la loro terra e per la tradizione culinaria che ha reso Napoli e la Campania grandi in tutto il mondo. Del resto il motto di Alessandro Acunzo sul suo profilo facebook recita così: “La cucina è la nobiltà, un mezzo per combattere la noia e per attestare la propria grandezza“. Una grandezza e una nobiltà finora ampiamente raggiunte e conquistate, nonché dimostrate sul campo.
Tel. 0818937234
Instagram: @masseria.del.vesuvio