Quella dell’Oasi WWF del Bussento a Morigerati nel Cilento, in Provincia di Salerno, è un piccolo angolo di paradiso incastonato nelle montagne.
Si scende praticamente nel cuore più selvaggio e autentico della Campania, nel profondo della montagna da cui riprende il suo corso il fiume Bussento.
Questo corso d’acqua carsico, infatti, ritorna in superficie proprio nella Grotta della Risorgenza, situata all’interno dell’Oasi.
Non ci potrebbe essere infatti nome più adatto per identificare il punto in cui l’acqua torna in “vita”, tra stalattiti e anfratti, rocce e cascatelle di un luogo di pace assoluta.
L’OASI WWF
Gestito dal WWF, il sito naturalistico si offre senz’altro a una visita ottimale in primavera e in autunno, anche se in estate la discesa è un vero e proprio cammino di redenzione e di espiazione, dalla calura si intende.
Ritrovarsi in questo gioiello di verde e natura, dopo una lunga camminata su strada sterrata e con sparuti punti di approvvigionamento idrico, è un’esperienza ristorativa per anima e occhi, un sollievo dopo minuti di canicola.
Gli effetti e i benefici del microclima si fanno sentire tutti e subito praticamente, col fresco delle cavità sotterranee da cui sbuca il misterioso Bussento.
IL MULINO NELL’OASI
Ma non è solo merito delle piscinette di acqua dolce in cui sarebbe anche possibile fare un bagno, o delle rapide in cui bagnare i piedi per riattivare la circolazione.
Esplorando l’area, nell’oasi è possibile addirittura imbattersi in un antico mulino azionato dalla forza motrice dell’acqua, attivo fin dal Settecento, da cui fuoriesce un getto d’acqua spettacolare e suggestivo.
Esso è stato in funzione fino agli anni ’60 del secolo scorso, quando l’arrivo della corrente elettrica e dell’energia delle due Rivoluzioni industriali ha preso piede anche nel refrattario e conservatore Cilento, da sempre fedele alle sue tradizioni secolari e a uno splendido isolamento.
Si macinavano il grano e persino le castagne, trasportando poi nei sacchi sul dorso dei muli il ricavato, percorrendo queste antiche mulattiere che oggi permettono di fuggire dalla città per riconciliarsi con la natura.



