Statigliano, antica Saticula, conserva l’immagine dell’antico borgo medioevale. Si trova nella frazione di Roccaromana (CE), rimasto un piccolo villaggio circondato dalle bellissime montagne del Montemaggiore. Posizionato in una valle verde e rigogliosa, offre immagini e panorama naturalistici favolosi. Conserva le antiche tradizioni sia nella vita quotidiana che nell’aspetto architettonico. I suoi abitanti ancora vivono nella genuinità e nella semplicità delle abitudini antiche, rispettando l’ambiente e la cultura contadina. In qualunque casa del paese è d’uso utilizzare alimenti genuini e conservazioni di tipo tradizionale. Tutto ciò ha permesso ai giovani di oggi di conoscere il passato attraverso i modi di vita di chi ancora preserva le vecchie usanze e costumi. Annualmente il paese apre le porte a turisti, viaggiatori e appassionati della natura, infatti le associazioni locali e molti volontari preparano alcuni giorni di feste e sagre dedicati alle tipicità territoriali.
Il giorno 15-16 Luglio 2017 in piazza S.Margherita alle ore 20.30 in occasione della Tradizionale Festa paesana dedicata alla Patrona S.Margherita di Antiochia V.M si terrà la XVIII Sagra dei Cavati nel tegamino
La sagra degli gnocchi al tegamino è accompagnata da altri prodotti, piatti e vino locale tipicamente statiglianesi.
C’è una devozione particolare per questa Santa che il 20 Luglio viene ricordata in molte città italiani dove le persone si incontrano e organizzano una settimana di festeggiamenti. Il Sabato e la Domenica precedenti sono sempre i giorni dedicati alla Sagra dei “cavati rend’ u tianiegliu”, il “tianiegliu” è il tegamino di creta che si usava per cucinare il sugo con la salsiccia nei tempi passati, oggi, nella sua dimensione più piccola è la scodellina di creta in cui vengono serviti gli gnocchi. La salsiccia che gli statiglianesi offrono per questa occasione, è fatta con carne di maiale allevato dai contadini del luogo, anche la salsa di pomodoro che condirà il tutto è fatta in casa. Sono prodotti che la gente offre in onore della Santa e i giovani del comitato li cucinano le sere della Sagra. Gli gnocchi vengono fatti a mano dalle nonne del luogo che si riuniscono e insieme passano una intera giornata a “cavare” gli gnocchi che poi vengono conservati in frigorifero per i due giorni precedenti alla sagra.
Le serate che precedono la festa solenne sono molto impegnative per i giovani di Statigliano, essi si adoperano e lavorano instancabilmente fino a notte inoltrata. Il loro obiettivo è far conoscere la tradizione e il fascino del loro paesello, movimentare e scuotere per un po’ la tranquillità del piccolo ambiente montano con balli, musica, giochi e vivacità. Un paese di pochissime anime, giovani e meno giovani, che in questi giorni si affaticano senza sentirne il peso, scorazzano per le viuzze del borgo alla ricerca di materiali per allestire gli stands enogastronomici, preparano dolci e frittelle tipici da offrire al comitato per le serate di festa. Tutto si svolge in funzione della Patrona S. Margherita, il ricavo della festa servirà per la ristrutturazione della Chiesa o per comprare nuovi arredi o ancora, per rinnovare i paramenti sacri o per altri scopi religiosi. C’è sempre una necessità a cui far fronte e.. quindi tutto il lavoro lodevolmente viene fatto…. “per Santa Margherita”, come di solito dicono i ragazzi del comitato e questo per loro è l’unica gratificazione di tanti giorni e tante notti di lavoro.
A Statigliano, la semplicità del tempo passato ancora vive e la gente del luogo ne va fiera e cerca di mantenere intatta, nonostante qualche sprazzo di modernità, la tradizione e il ricordo delle antiche usanze culinarie e culturali.
Molte sono le persone che da diverse città e paesi della regione ormai, conoscendo i prodotti tipici del luogo, accorrono nelle serate di festa per assaggiare gli gnocchi dal sapore contadino e dei tempi che furono, per gustare la polenta o il pancotto preparati secondo la ricette delle nonne, per respirare aria fresca e salubre della montagna che odora di fieno e erba appena falciata.
Tradizione, religione e natura concorrono a rendere Statigliano meta di molti forestieri e paesani dei borghi vicini che fin dalle prime ore della sera vengono ad affollare e riempire le vie del paese.
Per gli amanti della cultura e della storia, è possibile fare delle passeggiate per visitare i centri storici, le numerose chiese e castelli dei borghi limitrofi o fare delle escursioni in montagna per ammirare dall’alto il panorama bellissimo che si estende per le valli circostanti.
Una vera e propria passeggiata nella natura e nella tradizione.
A 20 minuti da Caserta, Statigliano, frazione di Roccaromana,si raggiunge dall’Autostrada A1 uscita Caianello, dalla Telesina uscita Baia e Latina o Dragoni o dalla SS Casilina bivio di Riardo-Pietramelara.
9 luglio 2017
P.Zinno