
Tra gli ospiti del Magna Graecia Film Festival 2025, kermesse che torna nel luogo del cuore a Soverato (la perla del Mar Jonio in Provincia di Catanzaro), dove per la prima volta ha preso forma il sogno di dare vita ad un grande evento dedicato al cinema e, in particolare, alle opere prime e agli autori emergenti, c’è Carolina Crescentini.
Negli ultimi anni l’attrice romana, oltre il cinema, ha indirizzato la sua carriera nelle serie tv, in particolare due che hanno riscosso il favore del pubblico: Tutto chiede salvezza, due stagioni su Netflix, e il grande successo RAI di Mare Fuori.
TUTTO CHIEDE SALVEZZA
Tutto chiede salvezza 1 di Francesco Bruni è la serie tv rimasta per più settimane nella top 10 di Netflix Italia nel 2022. Un bel debutto nella serialità per il regista livornese, coronato dal successo nei numeri, nel riscontro di pubblico e critica.
Il merito va a tanti fattori: una regia asciutta, precisa come un orologio; la scrittura efficace e con sapienti innesti sulla trama originale, tratta dal libro di Daniele Mencarelli, già vincitore del premio Strega Giovani oltre che finalista dell’edizione 2020; un cast di attori calibrato alla perfezione; e l’ottima campagna di promozione social, in cui anche Bruni ha fatto la sua parte con piccole chicche, anticipazioni e curiosità che hanno ingolosito i follower per mesi.
LA RABBIA GIOVANE DI DANIELE

La storia di Daniele, finito improvvisamente in ospedale per TSO dopo una serata brava di cui non ricorda inizialmente nulla, costringe subito lo spettatore a fare i conti con il disagio psichico e con tutto il carico di sofferenza personale e familiare.
L’episodio psicotico che lo mette in contatto con altre storie e vicende umane scaturisce da quel male di vivere che ormai attraversa la nostra società da tempo, figlio della crisi economica e sociale in cui siamo precipitati.
La rabbia (fino ad allora inesplosa) di Daniele e la sua voglia di vivere, sbagliare, amare non si dimenticano facilmente.
Già visto in Skam Italia, dove interpretava il liceale Martino che si scopriva gay, Cesari in questa serie riceve ancora una volta le attenzioni di un ragazzo, compagno di stanza (l’attore Vincenzo Crea), ma ha occhi solo per la ribelle Nina (Peluso), finita anche lei in quella “gabbia di matti”.
LA CRESCENTINI IN TUTTO CHIEDE SALVEZZA

Carolina Crescentini nelle due stagioni di Tutto chiede salvezza è la madre di Nina invece, incapace di vedere e di comprendere questa figlia diventata famosa troppo in fretta sui social, mentre Ricky Memphis e Bianca Nappi sono i due infermieri con più di un conto in sospeso tra loro.
Delicati come una filigrana sono i personaggi di Madonnina e Mario, interpretati rispettivamente dal napoletano Vincenzo Nemolato e dal grande Andrea Pennacchi.
Qualcuno volò sul nido del Cuculo non è solo il titolo di un vecchio capolavoro ambientato in un reparto psichiatrico, ma anche la convinzione che anima Mario sull’uccellino nascosto – a suo dire – sull’albero che si vede dalla finestra.
Dalla stanza si vede anche il mare, metafora universale di libertà, e una nave scatenerà l’immaginazione dei pazienti, i fratelli scelti dalla vita secondo la definizione commovente data da Daniele nel finale.
MARE FUORI, 3 STAGIONI CON LA CRESCENTINI

In un Istituto carcerario per minori a Napoli, indubbiamente ispirato al carcere minorile di Nisida (ma ambientato al Molosiglio), si intrecciano le vicende di vari ragazzi, tutti minorenni, ognuno colpevole di un crimine: c’è chi è reo confesso, chi è stato incastrato, chi si prende colpe altrui, chi ha sparato per gelosia, per amori tossici o su ordini del Sistema in Mare Fuori.
A dirigere l’IPM arriva proprio Carolina Crescentini, donna dall’oscuro e doloroso passato, che per le sue difficoltà nel deambulare (causa incidente) vine subito soprannominata punto e virgola dai detenuti.
FILIPPO E CARMINE, ‘O CHIATTILLO E ‘O PIECURO

I primi due protagonisti assoluti della serie, interpretati rispettivamente da Nicolas Maupas e Massimiliano Caiazzo, sono l’esempio di come scelte sbagliate prendano traiettorie da posti lontanissimi: Filippo (l’italo francese Maupas), pianista milanese di buona famiglia, in trasferta dai risvolti tragici a Napoli con gli amici; e Carmine Di Salvo, erede di un clan camorrista partenopeo con aspirazioni pulite e bei sogni di vita custoditi in un cassetto che si chiude subito, per poi riaprirsi alla prima protezione testimoni e richiudersi di nuovo fino all’uscita di scena, salvifica, per il giovane ragazzo padre e per sua figlia Futura.
GIOVANI BRUCIATI DAL SISTEMA
Nel corso di questi 5 anni di programmazione si sono affiancate spesso nell’IPM le vicende dei chiattilli (ragazzi di famiglie benestanti, non necessariamente bravi ragazzi, come traducono a un certo punto per il pubblico non napoletano, se non nel senso scorsesiano forse del termine), e quelle di una gioventù bruciata di estrazione più semplice e popolare, se non proprio povera, e perciò facile preda della camorra.
Mare fuori possiede intenti più didascalici sulla rappresentazione della civitas diaboli del Golfo, rispetto a Gomorra la serie di Sky, e a livello di recitazione, scrittura e sceneggiatura non è sempre compatta, solida.
PUNTI DI FORZA IN MARE FUORI, LA CRESCENTINI DELLE PRIME 3 STAGIONI AD ESEMPIO

Le garanzie vengono dagli educatori (spesso poco realistici), dal comandante (l’attore Carmine Recano, visto in tanto Ozpetek), dalle due direttrici succedutesi (le brave Carolina Crescentini e Lucrezia Guidone), tutti interpreti di livello, alcuni persino di stampo teatrale napoletano.
Tematiche come la violenza sulle donne, la pedofilia, il rapporto madri – figli, le tossicodipendenze fanno onore. E non mancano momenti cinefili come il matrimonio rom interrotto alla maniera del Laureato.
PUNTI DEBOLI DI MARE FUORI
La fiction convince meno quando ritrae la camorra in stile Shakespeare con i due Romeo e Giulietta, Carmine Di Salvo e l’iconica Rosa Ricci (Maria Esposito). Ma i più giovani li adorano e negli anni sono cresciuti molto, non a caso Caiazzo presto sarà Pino Daniele in un biopic.
Maupas ha girato altro in RAI nel frattempo, come Un professore, dove ha ritrovato Domenico Cuomo, il “compagno di cella” e di set col nome d’arte Cardiotrap in Mare Fuori.
Resiste ancora la Esposito ma c’è da scommettere che presto anche lei spiccherà il volo come altri “colleghi di sbarre”.



