
Il suo nome scientifico è Mytilus Galloprovincialis, ma nell’Italia meridionale è universalmente noto come cozza il mollusco lamellibranco più amato – forse – in cucina tra zuppe di pesce, risotti, primi piatti di pasta e le famose impepate.
La dicitura latina ha dato il nome alla manifestazione enogastronomica Mytilus Fest, giunta alla sua II edizione, con cui si intende dare lustro e risalto all’oro nero di Bacoli, apprezzato fin dai tempi dei Romani e dei Borbone.
Anzi, dai Greci, bisognerebbe dire, data la raffigurazione di una cozza proprio su una moneta degli antichi Cumani fuggiti da Pithecusa (Ischia), fondatori poi di Parthenope, la futura Neapolis.
MYTILUS FEST DAL 12 AL 13 LUGLIO 2025

Nella terra del mito e delle leggende, ricca di Storia e tradizione, simbolo di forza e resilienza bradisismica, prenderà forma la kermesse estiva Mytilus Fest il 12 e il 13 luglio 2025, negli spazi del porticciolo di Baia a Bacoli, all’ombra del cosiddetto Tempio di Venere e col Castello di Baia sullo sfondo.
Un intero villaggio enogastronomico, composto di stand con ticket e pass per degustare le prelibatezze flegree, e un ricco di ventaglio di proposte per ogni età consentiranno di effettuare un viaggio nella bellezza di una terra che resiste e che ha tanto da offrire e da raccontare, al netto delle narrazioni nazionali, e purtroppo anche locali, che oscurano il positivo a ogni scossa della crisi bradisismica in atto.
ORGANIZZATORI E COORDINATORI DEL MYTILUS FEST

La manifestazione, coordinata da Bruna Manfredonia, quest’anno è dedicata alla memoria del giovane bacolese Tony Scotto: “Il nostro impegno nella promozione del territorio – ha continuato- punta a valorizzare un comparto che comprende sia la filiera produttiva che la proposta ristorativa connessa ai pregiati mitili bacolesi. Un settore decisivo, che nei Campi Flegrei annovera oltre l’80% dei produttori regionali e la gran parte della produzione campana”, ha spiegato la Manfredonia, animatrice anche dell’Associazione Culturale MSP, alla conferenza stampa di presentazione della Festa, svoltasi il 1 luglio 2025 nello spiazzo antistante il Tempio di Diana a Baia.
IL SINDACO DI BACOLI GERARDO JOSI DELLA RAGIONE PER IL MYTILUS FEST

“MytilusFest è un evento dal forte richiamo identitario ma anche una grande opportunità di sviluppo, per promuovere la città e vivere serate di aggregazione. Quest’anno – ha rivendicato poi il Sindaco di Bacoli Josi Della Ragione – c’è un motivo in più per far crescere questa iniziativa: MytilusFest sarà tra i diamanti più preziosi della proposta progettuale che invieremo al Ministero della Cultura per la candidatura di Bacoli a Capitale Italiana della Cultura 2028. Un sogno che coinvolgerà tutta la città. Un percorso che faremo tutti quanti insieme e che dimostra – ha concluso il primo cittadino – la nostra volontà di rimanere a vivere in questa terra millenaria e di preservarla e offrirla a tutti”.
MARINO NIOLA E LA COZZA, IL CALIMERO DEL MARE PICCOLO E NERO

Il professor Marino Niola definì la cozza il Calimero del mare, e non a torto: “Tradizionale sinonimo di scarsa avvenenza, le cozze sono a tutti gli effetti un sottoproletariato acquatico, una folla indistinta, nera, aggrovigliata. Brutta, sporca, ma non cattiva”, sosteneva, e infatti è uno degli alimenti più controllati prima di arrivare sulle nostre tavole.
“Una moltitudine anonima fatta di mitili ignoti. Pronti però a buttarsi nel fuoco per la gioia delle nostre papille. Il loro sacrificio ha arricchito la cucina povera italiana di capolavori assoluti come pasta e fagioli con le cozze, come le tielle di Gaeta, gli sformati pugliesi con riso e patate. E, last but not least – ricorda il professore straordinario dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli -, la maionese di cozze della Conca di Alimuri immersa nello splendore della Penisola Sorrentina. Oggi questi molluschi low cost celebrano il loro trionfo e gli chef ne nobilitano le proprietà ipocaloriche, innalzandoli alle glorie dell’alta gastronomia. Un contrappasso quasi dantesco”.
I FINGER FOOD ALL’APERITIVO DI PRESENTAZIONE DEL MYTILUS FEST

Al convegno introduttivo della due giorni enogastronomica è stato possibile degustare alcuni finger food preparati dagli attori culinari di Mytilus Fest, tutte attività ristorative del territorio flegreo.
Se da Pozzuoli lo chef Mariano Armonia di Armonì ha portato il suo tiramisù salato con crumble al basilico e cozza disidratata, la POA – Piccola Osteria Alternativa Home, letteralmente incastonata in una casa al Fusaro, ha proposto un gustoso tacos con zuppetta di cozze fredda e foglia di basilico fresco e olio EVO.
Il ristorante Il riccio di Baia ha farcito il classico maritozzo con formaggio e cozze di Capo Miseno – quelle tanto care al Re Nasone che suggerì la mitica zuppa del giovedì santo nella settimana di Passione -, mentre Hosteria Bugiarda ha fatto “scoppiare” le cozze in padella con aglio, olio e peperoncino, per usarle come topping insieme alle zucchine alla Scapece su una montanarina cotta al vapore.

Interessante al palato lo spaghettino freddo al limone con cozze, mango e pomodorini gialli di Capo Blu Restaurant, come quello di Origini, mentre la trattoria di mare Tabernus di Giugliano ha deliziato i partecipanti con una cozza a tegamino.
Il peperone freddo ripieno di cozze è stata la proposta di Paccasassi a Miliscola, e il soffritto di mare di A casa vost ha dato la giusta carica per l’assaggio dolce e salato di E cioccolato: pane in cassetta con crema di pistacchio spalmabile, pepe rosa e cozze.
A innaffiare questo aperitivo i vini del Consorzio Tutela Vini Campi Flegrei e Ischia e le birre oro, rosse, ambrate o doppio malto N’artigiana di Birrificio artigianale partenopeo.




