Le bugie che deludono, un libro appassionante, meravigliosamente originale. Tutti dovrebbero leggerlo.
Carlo Scovino vive a Milano e lavora in ambito sociale e formativo da oltre vent’anni. È referente delle Attività di Riabilitazione dell’Unità Operativa di Psichiatria n. 55 della Azienda Socio-Sanitaria Territoriale Fatebenefratelli Sacco di Milano. Collabora da molti anni con Claudio Mencacci, past president della Società Italiana di Psichiatria. È laureato in Scienze della Formazione e svolge da molti anni un’intensa attività di formazione e sensibilizzazione su temi di carattere sociologico, civile e sociosanitario presso Scuole Medie Superiori, Università ed anche all’estero
“Le bugie che deludono” Menzogna e vita quotidiana è un suo libro del 2020 che offre spunti stimolanti e incuriosisce il lettore che voglia avvicinarsi all’intrigante mondo della bugia
In realtà la bugia è affascinante, oggetto di numerosi studi che sono stati fatti su questo argomento, che può sembrare quasi una cosa trascurabile, ma che in effetti descrive molto della nostra psiche e della modalità con cui ci si relaziona con il mondo esterno. Si possono dire bugie per diversi motivi e con diverse intenzioni, per avere un vantaggio, per evitare un giudizio negativo o per non ferire gli altri, ad esempio. Mentire consapevolmente può avere un effetto devastante sulla sensibilità delle persone che ne sono vittime. Dire le bugie è come vivere una realtà alternativa, può capitare talvolta per motivi innocenti, ma in certi casi si possono nascondere sintomi seri e disturbi della personalità
Il libro di Carlo Scovino affronta l’affascinante tema delle bugie. La sua lettura diventa una esperienza intrigante, un viaggio interiore attraverso le parole di grandi filosofi, studiosi del pensiero, spunti, vicende lavorative, storie affettive ed amicali, che può permettere di riflettere in maniera profonda. L’incontro tra il lettore e l’autore sprigiona un significato rilevante, che ha valore nella vita e da questo, la lettura acquista un senso ed un occasione anche per costruire delle migliori risposte. Può far pensare e forse aiutare a identificare e definire le proprie emozioni e mettere ordine nel fiume degli avvenimenti insignificanti che costituiscono la vita di ognuno di noi. E’, infatti, una esperienza comune che spesso prende significato personale ed esistenziale per far comprendere meglio quello che si percepisce alla tematica menzogna e così anche di esprimere i sentimenti che si provano.
La lettura aiuta a capire se stessi e le proprie relazioni con il mondo. Spesso la bugia potrebbe per alcuni, assumere una funzione protettiva, vista come un mezzo per conservare uno spazio di libertà, nel quale possiamo fare ciò che desideriamo, senza provare rammarico e preoccuparci di deludere gli altri. Ma la trasparenza e la verità è sempre un bene alla salute della società umana
Scopriamo qualcosa di più attraverso alcune domande fatte all’autore
Lei ha scritto che gli scienziati ritengono che una bugia si compone di due parti: quando mentiamo dobbiamo creare la menzogna ed anche nascondere la verità. Quindi il tutto richiede una maggiore attività e fatica Lei cosa ne pensa?
In effetti il nostro mondo (cognitivo, psichico, emotivo, ecc.) è sottoposto ad una duplice fatica (e in alcuni casi a più d’una) e questo richiedo un impegno notevole dal punto di vista dell’effettiva tenuta
Si inizia da bambini a dire bugie?
Forse sì, ma le bugie dei bambini (e bisognerebbe stabilire a quale età ci riferiamo) hanno quasi sempre risvolti, significati e aspettative diverse da quelle degli adulti
La bugia crea stress?
A me la crea, è un habitus che è non mi è connaturato anche se confesso che talvolta ho detto qualche bugia
Le bugie bianche alcuni asseriscono che sono bugie sane. Lei cosa ne pensa?
Non ho un’idea precisa in merito. Credo, però, che possano esistere bugie dette a fin di bene e bugie dette con consapevole malvagità
Le bugie possono far parte della personalità di una persona?
Spero di no! In alcune patologie psichiatriche, però, sono un sintomo accessorio che comunque “comunica” qualcosa relativamente alla storia della persona e non solo alla patologia
Spesso le persone dicono bugie perché sono deboli e non sopportano il confronto o forse per nascondere le proprie fragilità. Lei cosa ne pensa?
Le modalità e le ragioni per le quali molte persone (si)raccontano bugie sono molteplici e diverse: non ho elementi scientifici per postulare una mia posizione. Credo, però, che lo sviluppo velocissimo delle tecnologie (Instagram, Facebook, TikTok, ecc.) abbia scoperchiato molte difficoltà esistenziali: la solitudine, l’onnipotenza, la paura della morte, la paura della paura, ecc.
Lavorare con le bugie richiede fatica?
Io faccio molta fatica e mi fa sentire non a mio agio
E’ vero che le bugie le dicono soprattutto le persone che amano?
Non credo: francamente sono convinto che tutti gli essere umani non sono esenti dal dire bugie. Il punto è, semmai, almeno per me se raccontar bugie è il tratto personologico e non un accadimento episodico
Alcune persone amano la propria privacy e si infastidiscono di dare informazioni sulla propria vita, allora si difendono con le bugie per non avere abusi emotivi. Lei cosa ne pensa?
Confesso che talvolta mi è capitato di non aver detto la verità rispetto ad alcune “cose” della mia vita privata. In questa fase storica credo che il concetto di privacy sia molto cambiato: davanti alla spettacolarizzazione del dolore, della felicità, dei sentimenti preferisco l’intimo ascolto
Le nostre esperienze negative di vita possono costruire un percorso curativo per imparare a non sbagliare?
Assolutamente sì. La filosofa M. Marzano ha scritto pagine magistrali su questo argomento
Quando la persona si racconta e ascoltiamo può aiutare a regolare meglio le emozioni fronteggiando quelle negative?
A me succede: un po’ per storia personale e un po’ per il mio itinerario professionale. Non so se si può generalizzare
Solo i mentitori “professionali” hanno un controllo praticamente totale del loro comportamento e sono quelli che non sanno amare.
Io non credo che in assoluto esistano mentitori “professionali”. Esistono, però, persone che hanno fatto della bugia un loro tratto caratteristico. Per taluni dura un tempo determinato per altri un tempo più lungo. Dipende quale cammino si intende intraprendere per vivere sufficientemente bene una relazione con l’altro da sé (e con il mondo). Per dirla con Foucault, per ridurre i fraintendimenti le persone hanno a disposizione il logos che ci permette anche di ridurre il numero di bugie.
©Mangiamed P. Zinno