L’Umami, il quinto sapore identificato in Giappone e associato ai cibi proteici, è una sorta di pietra filosofale in cucina, impalpabile quanto irraggiungibile a volte, sfuggente eppur così diffuso.
Ha una vaga assonanza con l’aggettivo sostantivato “Umani” e sarà forse grazie alla fortunata combinazione di vocali della figura retorica che si presta bene a raccontare le relazioni, i rapporti umani, dell’omonimo film con Angelo Orlando, Karin Proia e Enrico Oetiker, protagonisti di una storia grottesca quanto agrodolce.
Una commedia pensosa, che esordisce con una brutta notizia di salute per lo chef Alessandro (interpretato dal ritrovato Orlando), la quale darà il via agli eventi raccontati, inizialmente e apparentemente slegati, ma pronti a ricomporsi e ad abbinarsi proprio come in un piatto d’autore.
Costretto a cercare un assistente per farsi dare una mano coi sapori e nella ricerca dell’umami, Alessandro troverà nel bel Matteo (Oetiker, già visto in “Classe Z” e nel “Paradiso delle Signore” su Rai1), giovane laureando in chimica e prossimo alle nozze (seppur poco convinto, pare), il suo alter ego ideale, nonché un compagno di avventure e disavventure tra spesa e fornelli.
Il destino li condurrà al cospetto di Anna (Karin Proia), ex fidanzata di Alessandro mollata sull’altare 10 anni prima, nevrotica responsabile di una casa editrice perennemente al verde, con famiglia e relativi problemi a carico.
Uno di questi è rappresentato dalla nipote orfana anoressica, tenuta in vita ormai solo da copiose scorte di latte, la quale però scoprirà nel primo amore il gusto per la vita e per la buona tavola, anche grazie ai consigli dell’analista interpretata da Antonella Ponziani (assente da tempo al cinema).
C’è spazio pure per un piccolo riferimento al covid-19 in ristorante, con l’immancabile misurazione della temperatura e i flaconi igienizzanti all’ingresso.
Prodotto dalla G&E Film Production di Giovanna Emidi e distribuito da TOED Film, il film è diretto da Angelo Frezza ed è stato presentato il 2 dicembre in anteprima nazionale al The Space Cinema Moderno di Roma con regista e cast.
Le riprese del film, che uscirà in sala il 9 dicembre, sono iniziate ad Ascoli Piceno e si sono spostate successivamente in Calabria e nel Lazio, in provincia di Roma, tra Capena e Palombara Sabina.
“Umami – Il Quinto Sapore” è realizzato con il contributo di Regione Marche – Fondi POR-FESR 2014-2020, con il sostegno di Marche Film Commission – Fondazione Marche Cultura e della Calabria Film Commission.
Il film si avvale del soggetto di Francesco Bonelli, in collaborazione con E. Giulioli ed E. Coletti, della sceneggiatura firmata dal regista e da Umberto Carteni, della direzione della fotografia di Claudio Sabatini, delle scenografie e costumi di Adelaide Stazi, del montaggio di Gianni Del Popolo, delle musiche di Valerio Minicillo.
Le scene girate in cucina sono state possibili grazie alla collaborazione di TM Italia, azienda marchigiana specializzata nella realizzazione di progetti cucina su misura, che ha messo a disposizione gli spazi aziendali e uno dei suoi straordinari prodotti.