In una vecchia puntata di Skam Italia, seconda stagione, quella dedicata per intenderci alla storia d’amore tra Martino e Niccolò, veniva fuori un termine entrato ormai anche nel nostro slang: la fag hag. Niccolò, ubriaco fradicio di birra, finiva per sbaglio (?) nella gay street romana a ridosso del Colosseo e dei Fori Imperiali, pullulante di uomini che si baciavano, e incontrava il fratello gay di un’amica comune, già consapevole delle difficoltà di accettazione personale del ragazzo.
Alla classica risposta “Io non capisco perché voi gay pensiate che tutti siano gay”, e all’indicazione di una presunta coppia etero (secondo Niccolò), intenta a parlare, il gay dichiarato lo introduceva alla figura della fag hag.
LA FAG HAG
Meglio nota come frociara o frociarola, la fag hag è appunto quell’amica etero “che ti si accolla” come una cozza allo scoglio.
L’amica dei gay, che ama frequentarli e stare con loro, trascorrere tempo, ore in chat a parlare o insieme de visu. Quando poi questa è attratta dagli amici gay, pare si debba parlare già di girl hag.
Anglicismi a parte, che sposterebbero la nervatura di ogni parlamentare di Fratelli D’Italia, il rapporto tra un gay e la sua amica è quanto di più bello possa crearsi e svilupparsi.
È risaputo che i gay sappiano apprezzare, consolare e valorizzare la figura femminile anche più di un uomo etero, ovviamente in un senso completamente opposto.
La sensibilità li accomuna, li unisce, li avvicina, così come le passioni comuni per la moda, la musica, l’arte, il cinema, la tv. E i bei ragazzi ovviamente.
IL LATO OSCURO DELLA FAG HAG
Come ogni cosa, però, anche la fag hag può avere una sorta di lato oscuro, di rovescio della medaglia. A volte, infatti, può accadere che si sviluppi un rapporto privo di equilibrio, morboso e perciò sbagliato, che può pesare non poco sulla vita di queste due persone.
E, di riflesso, sui rapporti di coppia gay in cui il ruolo della fag hag diventa decisamente ingombrante.
INVADENZA
Amiche fag hag di ragazzi gay che risultavano invadenti, onnipresenti e ossessive, forse inconsapevolmente innamorate perse e senza speranza dei loro amici già impegnati con uomini.
Sempre pronte a criticare il compagno dell’amico, a ridicolizzarlo e a intravedere, con paragoni inopportuni e stereotipati, ruoli maschili e femminili che farebbero ridere ogni psicologo nel III millennio.
SURROGATI
La fag hag può aver sviluppato negli anni una morbosità dovuta a infantilismo, insicurezza personale, carenze emotive e affettive che non possono essere colmate in alcun modo da un amico, figuriamoci poi quando questo si impegna con un compagno.
Gesti e posture inopportune, confidenze improvvide anche e soprattutto fisiche non troverebbero (forse) alcuna ragione di esistere se l’amico della fag hag non fosse gay e se avesse una ragazza al suo fianco.
ATTEGGIAMENTI DISFUNZIONALI
Ma purtroppo la fag hag potrebbe non aver elaborato del tutto la cosa, accettato l’omosessualità dell’amico di lunga data, considerando il nuovo arrivato come un intruso, come un disturbo alla normale quotidianità e all’abitudine affettiva consolidatasi.
Abitudine sbagliata e difficile da cambiare, su cui si misura però la forza di un amicizia e del rapporto d’amore che la coppia amica della fag hag sta vivendo.
Perché tutto sta nel ricondurre un rapporto nei binari giusti, recuperare la bussola smarrita, senza deragliamenti e alani dinoccolati a piede libero nel recinto, sprovvisti di briglie.
O elefanti che si aggirano nella cristalleria di casa privi di regole, proprio perché immaturi e patologicamente sempre bisognosi di affetto.
L’AMICIZIA RIMESSA IN DISCUSSIONE
Il rischio è rappresentato dal rimanerci male di fronte a un cambiamento sano che ristabilisca confini precisi.
Che va corso, perché ne va della propria felicità e di quella della persona che sta accanto, non sempre disposta a tollerare invasioni di campo reiterate, atteggiamenti iperprotettivi tipici di una sorella maggiore morbosa (e io ne ho conosciuta una, che ascoltava i vocali che scambiavo col fratello su Whatsapp) o di una madre di cui l’amico gay della fag hag può fare a meno, perché già provvisto di tale figura.
La disfunzionalità dei rapporti d’amore e amicizia, in famiglia o nei gruppi, può generare disastri e allontanare chi ci ama.
Con l’esito di rimanere soli con una Gioconda, appesi in eterno al museo a prendere polvere, more uxorio finché sclero non li separi.
*Foto copertina e all’interno tratte da vari Pride tra Napoli e Pompei



