La Pasqua è una festività molto sentita nel nostro Paese e con essa tutti i riti e le processioni che vengono organizzate durante la Settimana Santa. Da nord a sud incontriamo tanti modi e tutti diversi per celebrare questo periodo, insieme alle tradizioni italiane, che vengono riproposte per mantenere lo spirito della festa e che conservano sempre qualcosa di speciale. I Misteri, è una di queste. E’ una processione religiosa del Venerdì Santo di Procida, tornata dopo circa due anni di lockdown, uno dei più antichi eventi che si tiene nella Regione Campania, una tradizione che risale al 600 prima di Pasqua. Alla Processione del Cristo Morto e dei Misteri si sono ritrovati generazioni, insieme alla devozione religiosa ed all’arte della costruzione dei manufatti. Un evento organizzato dalla Congregazione dell’Immacolata dei Turchini. Un rito che racconta l’isola e la sua gente, iniziata con il giovedì santo, con la processione degli Apostoli Incappucciati, dall’Arciconfraternita dei Bianchi (fondata nel 1581 dal Cardinale Innico d’Avalos d’Aragona) nella quale, dopo la lavanda dei piedi, con una croce sulla spalla e una corona di spine sulla testa, hanno percorso il cammino religioso preceduti dal centurione, dal borgo più antico di Terra Murata fino al porto della Marina Grande.
Alle 5:30 del mattino del Venerdì, una veglia di preghiera ha anticipato il corteo del Cristo Morto e dell’Addolorata verso l’Abbazia di San Michele e alle 7:30 il momento più atteso. Il Cristo Morto e i Misteri hanno preso largo tra la folla, per mostrare tutti gli episodi della Bibbia grazie al talento delle associazioni che ci hanno lavorato. Centinaia di fedeli di tutte le età, vestiti con una veste bianca, fatta con particolari cuciture orizzontali, sormontata da un mantello di colore turchese, chiamato il “mozzetto” hanno sorretto pesantissimi carri rappresentativi. Al suono della tromba e del tamburo, Procida, la capitale della Cultura, ha fatto rivivere al popolo, uno dei riti religiosi più sentiti ed emozionanti, che si è svolto nel centro storico dell’isola. I carri sono stati realizzati con materiale da riciclo, tavole di legno, le rappresentazioni scultoree con la carta pesta, plastica, polistirolo, stoffa colorata e tanto altro, creati e tenuti nascosti, i Misteri, in modo che possano essere visti per la prima volta solo durante la processione del Venerdì santo. Alle 20:00 in programma la Via Crucis con le sacre immagini del Cristo Morto e dell’Addolorata
©Mangiamed P. Zinno














